Alberto Paleari ha parlato oggi a Torino Channel, descrivendo le sue emozioni sia riguardo al giocare nel Toro che al suo ritorno in Serie A
Oggi ha parlato ai microfoni di Torino Channel Alberto Paleari descrivendo l’emozione di tornare tra i pali di una squadra di Serie A: “Grandissime emozioni, devo essere sincero. Sono estremamente felice di essere qua in questa squadra con una storia gloriosa, in una società importante dopo 4 anni in cui la Serie A la vedevo solo in televisione. Essere qui per me è veramente un onore“. Ha poi raccontato di come sia iniziato il suo percorso in porta: “Inizialmente facevo il terzino, da piccolo può succedere di cambiare ruolo. In una partita ero in panchina nel secondo tempo, si fece male il portiere che giocava nella nostra squadra. Il mister si girò e chiese chi voleva andare in porta, andai io e da lì la porta non la lasciai più. L’arbitro a fine partita mi fece i complimenti. Così è iniziato il mio percorso in porta.”
Il secondo portiere del Toro ha parlato anche della sua carriera prima del Toro
Ha poi parlato del suo debutto e dello scudetto vinto come terzo portiere del Milan: “Impossibile sognare un debutto migliore, tutta la trafila delle giovanili mi ha insegnato a dare visione, rigore e mentalità. Poi la prima squadra è un altro discorso, è avere a che fare con tanti talenti, tanti campioni. Ne cito pochi, Ronaldinho, Robinho, Ibrahimovic e altri. Qualcosa di impensabile per la mia giocane età. Lì me la sono vissuta da 16enne con uno spirito molto più frizzantino, più fugace. Questa Serie A la sto vivendo con un altro tipo di emozione, altrettanto grande ma ora la sto assaporando veramente”.
Lo scudetto vinto con il Milan però è stato superato dall’esperienza al Cittadella: “Ripensandoci gli anni che ho fatto a Cittadella sono stati anni veramente importanti, per una cittadina di 15 mila abitanti riuscire a portare ogni anno la squadra ai play-off, avvicinarsi al sogno di arrivare in Serie A è qualcosa di super. Aver vinto quel premio ed essere arrivato in fondo per tanti anni consecutivi è un’emozione più forte dello scudetto”.
Per Paleari l’esordio in maglia granata è una delle emozioni più forti di sempre
Alla domanda sulle più grandi emozioni provate nella sua carriera Alberto Paleari ha risposto così: “L’esordio di poche settimane fa qui allo stadio è salito in cima alle emozioni, perché la mia storia con il Torino è una storia che parte un pochino più lontano, perché già dopo gli anni con il Cittadella ero in procinto di venire, non si era chiusa la trattativa, ed è stato un brutto periodo per me perché ci speravo tanto e quando non si è concretizzata ci ho messo del tempo ad accettarlo. Quindi essere qui con uno stadio pieno, con una curva che spingeva ha superato tanto le emozioni precedenti. La gioia delle Universiadi è una gioia altrettanto grande. Il terzo posto è l’emozione dei play-off con il Cittadella“.
Il secondo portiere del Torino poi ha parlato del suo progetto per aiutare i giovani portieri: “Viste le innumerevoli richieste che avevamo per i giovani portieri e tutto e avendo tempo abbastanza limitato nel nostro quotidiano, io e un ragazzo di Verona, mio socio, abbiamo deciso di intraprendere questo percorso in cui diamo risalto ai giovani portieri con domande, con consigli e suggerimenti di cui io ho fatto tesoro nella mia vita e quindi cerco di condividerli anche con i più giovani”.
Non è questione di semplice campanilismo, i giocatori italiani sanno il peso della maglia che indossano.
Almeno quelli con un minimo di spessore umano, tipo Paleari.
Verissimo. Poi c’è anche la difficoltà di tenere insieme una quindicina di nazionalità diverse. Dura creare un gruppo.
Bravo Paleari dovrebbe essere un onore giocare per questo club, peccato che chi si ostina a stare al comando sono 20anni che ci disonora!!!! BASTA come lo striscione in p. zza s. Carlo!!!
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